Colmar, un gioiello dai colori pastello

Tra tutti i borghi incontrati sulla Route des Vins d’Alsace, Colmar è sicuramente il più famoso.

È una cittadina piuttosto grande, ma quello che la rende famosa è il suo centro storico che potrete visitare tranquillamente a piedi grazie alle numerose zone pedonali di cui, purtroppo, non tutti i centri che abbiamo visitato disponevano.
È piuttosto semplice orientarsi tra i vicoli, tutte le attrazioni turistiche sono ben indicate dai cartelli, ed è possibile seguirle alla scoperta di ogni angolo nascosto della città.

Il quartiere più famoso è sicuramente quella della Petite Venise, un dedalo di pittoreschi canali navigabili con piccole barche, su cui si affacciano case a graticcio dai colori più disparati.
Tra i vicoli non è raro incontrare modelle vestite con abiti d’epoca intente a farsi fotografare in varie pose per chissà quale servizio fotografico.
Ogni angolo di Colmar rappresenta una cartolina perfetta, ovunque si giri lo sguardo si ha l’impressione di trovare sempre un’inquadratura migliore della precedente, finendo per ritrovarsi con decine e decine di foto scattate senza essere in grado di selezionare le più belle.

Al di fuori dal quartiere della Petite Venise il resto del centro storico vi regalerà un infinità di suggestivi e caratteristici scorci, con i suoi negozi, le sue chiese, le vie pedonali tappezzate di negozi di souvernirs e le immancabili case a graticcio dai mille colori.
Seguendo le indicazioni per la Maison des Tètes vi ritroverete davanti ad un edificio sulla cui facciata sono scolpite numerose teste di animali e di uomini con le più svariate espressioni.

Potete, poi, proseguire per il Museo dedicato a Monsieur Bartholdi, il cittadino di Colmar conosciuto nel mondo per aver realizzato la Statua della Libertà; pare che ce ne sia una copia di dimensioni ridotte da qualche parte in città ma, purtroppo, non abbiamo avuto modo di incrociarla durante la nostra visita; così come ci é stato impossibile visitare il Marchè Couvert in quanto il lunedì, giorno in cui abbiamo visitato la città, è in generale il giorno di chiusura settimanale di gran parte delle attività commerciali. All’infuori delle vie centrali, infatti, siamo stati un po’ sfortunati sia per l’acquisto di qualche piccolo souvernir sia per riuscire a trovare qualche locale che ci sfamasse: a differenza dell’Italia qui, purtroppo o per fortuna, la domenica è difficile trovare un negozio aperto, e il lunedì, come già detto, è giorno di chiusura, se poi ci mettiamo che martedì era festivo e che perfino molti ristoranti del centro erano chiusi per il ponte, capite bene quanto sia stato difficile per noi anche solo mangiare un panino.


D’altronde, anche se la primavera è un bellissimo periodo per visitare Colmar, con le facciate delle case abbellite da coloratissimi fiori, non è di certo un periodo di alta stagione per il turismo che raggiunge il suo picco massimo nel mese di dicembre, quando lo spirito del Natale avvolge tutta la città rendendola ancora più magica; sicuramente un’esperienza da provare in futuro…